Io sempre te lo dissi ( non è vero? )
che in alto saprei giungere.
E i miracoli compio tutti i giorni
da farti strabiliare,
e per tuo spasso oggi rallegrare
i Berlinesi voglio.
Ed ecco, del selciato ora si fendano
le pietre ad una ad una,
e chiara e fresca un'ostrica ciascuna
al mio cenno contengano.
E una pioggia di sugo di limone
scenda come rugiada
le irrori, e scorra ai lati della strada
il vin del Reno, a rivoli.
Oh come i Berlinesi si rallegrano,
corrono a divorare;
i Consiglieri son curvi a succhiare
il vino dai rigagnoli.
Oh come si rallegrano i poeti
a tal grazia del Cielo!
I tenenti e gli alfieri con gran zelo
tutta la strada leccano.
I tenenti e gli alfieri, che di tutti
sono i più intelligenti,
van pensando che simili portenti
tutti i dì non succedono.
(Heinrich Heine - Il libro dei canti - Trad. Amalia Vago)