La vita, quale la si vive in cielo, Signora, Lei può immaginarsela facilmente, tanto più che Lei è maritata. Lassù ci si diverte in modo superbo, vi si trovano tutti i piaceri possibili, si vive nella gioia e nel buonumore, proprio come Dio in Francia; si banchetta dalla mattina alla sera; la cucina è squisita quanto quella di Jagor; oche arrostite svolazzano con una salsierina in becco e si sentono lusingate se le si assapora; torte lucide di burro crescono allo stato selvaggio, come girasoli; ovunque ruscelli di bouillon e di champagne; ovunque alberi da cui pendono tovaglioli al vento. Si mangia e ci si pulisce la bocca, e si torna a mangiare senza guastarsi lo stomaco; si intonano salmi o ci si trastulla con cari e teneri angioletti, oppure si passeggia sui verdi prati degli Alleluia; ci si sente a proprio agio in bianche morbide vesti e niente turba il senso di beatitudine; nessuna cura, nessun dolore. No. E se qualcuno per isbaglio vi pesta i calli ed esclama: «Excusez!», Voi sorridendo trasfigurato lo rassicurate: «Il tuo piede, fratello, non m'ha fatto alcun male; au contraire il mio corpo ne ha provato un più dolce e celeste rapimento.»
Ma dell'inferno, Signora, Lei non ha idea. Di tutti i diavoli Lei conosce forse solo il più piccolo, il piccolo diavoletto Amore; garbato croupier dell'inferno. E l'inferno Le è noto soltanto dal Don Giovanni, e per quest'ingannatore di donne, che dà così cattivo esempio, esso non le sembrerà mai abbastanza infocato, per quanto i nostri commendevolissimi direttori di teatro vi prodighino tutte le fiamme, le piogge di fuoco, le polveri e il colofonio che ogni buon cristiano sceso all'inferno possa onestamente pretendere.
In realtà l'inferno è molto più terribile di quanto i nostri teatranti non se lo immaginino, altrimenti non farebbero rappresentare tanti brutti drammi. All'inferno fa un caldo infernale e allorché mi ci ritrovai, nei giorni di canicola, mi parve assolutamente insopportabile. No, Signora, Lei non ha idea dell'inferno! D'altra parte noi riceviamo da laggiù solo poche notizie ufficiali. Ma dire che le povere anime vi siano costrette a leggere per tutto il giorno i cattivi sermoni che si stampano sulla terra - no, questa è pura calunnia. L'inferno non è brutto a tal punto, e Satana non immaginerà mai tormenti così raffinati.
(Heinrich Heine - Idee. Il libro Le Grand - Trad. Linder M.; Linder E.)
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